Ciao,

Se tutto è andato come immagino, questa lettera ti sta arrivando nel 2030. Sei dall’altra parte del tempo, in un futuro che oggi mi sembra lontanissimo. Chissà dove sei, chissà chi sei diventato.

È una sera fredda di febbraio del 2025 mentre scrivo. Il vento taglia la pelle, ma dentro di me c’è un fuoco che non si spegne. Sto finendo la magistrale, lavoro ancora nella riduzione del danno, e mi chiedo se ogni tanto ci siamo sentiti in questi anni, se le nostre vite si sono mai sfiorate ancora, anche solo per un istante.

Ti immagino. Ti immagino in una casa che hai reso tua, magari con una famiglia, forse con un bambino tra le braccia. E allora penso a quelle parole che mi dicevi sempre: "Un figlio? O con te, o con nessuno." E mi chiedo… è ancora così? Oppure la vita ti ha portato altrove, a scoprire che la felicità si costruisce in modi che nemmeno immaginavamo?

E io? Io spero di essere viva, non solo nel corpo, ma nell’anima. Spero di aver visto l’Islanda, di aver respirato quell’aria gelida, di essermi sentita piccola e immensa sotto l’aurora boreale. Se non con te, allora da sola. O con qualcuno che abbia saputo amarmi senza condizioni, senza esitazioni. Qualcuno che abbia visto le mie fragilità e non sia scappato. Qualcuno che non abbia avuto paura di tenermi, anche nei momenti più difficili. Cosa che tu non hai saputo fare.

E spero che con Laura sia andata bene. Non ce l’ho con lei, non più. Se sei ancora con lei, Laura, sii il porto sicuro di Stefano. Amalo come forse io non sono riuscita a fare, ridete insieme, anche quando la vita sembra pesante. E se un giorno tutto dovesse incrinarsi, ricordatevi che un modo per fare pace si trova sempre.

Non so cosa sia rimasto di noi nel tuo cuore. Forse nulla, forse tutto. Ma so che, nonostante il male, c’è stato anche un bene immenso, e una parte di me lo custodirà per sempre. Ci sono amori che non si dimenticano, perché non appartengono al tempo, ma all’eternità.

Ovunque tu sia, qualsiasi sia il tuo destino, ti auguro il meglio. Sempre.

Buona vita, buona strada.
Buon 2030, Stegosandro.